Sabato, 22 gennaio 2022

Una Svizzera forte con l’Europa: i verdi liberali chiedono un nuovo accordo istituzionale oppure l’adesione allo Spazio Economico Europeo

"Interrompendo i negoziati per un accordo quadro istituzionale, il Consiglio federale ha bloccato la politica europea della Svizzera senza presentare un piano alternativo per questo dossier centrale. Il governo sta così dimostrando una mancanza di leadership e non sta adempiendo alla sua responsabilità verso l'economia e la società, in un momento in cui lo sviluppo delle relazioni con l’Europa sarebbe decisamente auspicabile. Le questioni istituzionali devono essere risolte con un nuovo accordo istituzionale o attraverso l’adesione allo SEE”, ha affermato la presidente del gruppo parlamentare Tiana Moser durante l’assemblea digitale dei delegati verdi liberali. “Il Consiglio federale e i partiti di governo stanno preferendo la via dello struzzo, nascondendo la testa e auspicando che i problemi si risolvano da soli, rispetto a una vera politica estera. Nel frattempo, le relazioni bilaterali continuano a deteriorarsi a scapito dell’economia, della ricerca e della società”, ha affermato il presidente del partito Jürg Grossen, criticando la mancanza di responsabilità di leadership del Consiglio federale. Sveinung Rotevatn, ex ministro del clima e dell’ambiente della Norvegia e vicepresidente del partito Venstre (membro dell’ALDE come i verdi liberali) si è unito come ospite alla discussione.

Soli e contro tutti, i verdi liberali sono stati l’unico partito a sostenere fin dall’inizio la via di un accordo quadro istituzionale, una soluzione su misura per la Svizzera. Il Consiglio federale affermò nel 2019 che il progetto dell’accordo quadro era stato negoziato “ampiamente nell’interesse della Svizzera”. Purtroppo, ha poi ceduto alla pressione di alcuni attori e – contro il parere di Parlamento e Cantoni – ha in seguito interrotto i negoziati. La Svizzera si ritrova ora in una situazione molto delicata. Dall’interruzione dei negoziati, il governo non ha ancora presentato una chiara strategia, ma sta accettando intenzionalmente la disintegrazione delle relazioni bilaterali con l’Unione europea e il rischio di causare notevoli danni all’economia e all’attrattiva della piazza economica elvetica. 

 

All’opposto di questa posizione, i Verdi Liberali continuano a battersi per “Una Svizzera forte con l’Europa” e si impegnano con tutte le loro forze per assicurare un rapido sviluppo delle relazioni bilaterali con l’UE. È nell’interesse della Svizzera essere integrati nel mercato interno europeo e di favorirne il suo ulteriore sviluppo. Ciò è necessario per rafforzare i valori che ci accomunano e per non perdere il filo degli sforzi comuni già iniziati, nell’affrontare sfide globali come il cambiamento climatico e la preservazione della biodiversità. I Verdi Liberali si battono per un nuovo accordo quadro, per l’adesione allo Spazio Economico Europeo oppure per una terza soluzione equivalente che consideri gli interessi politici e le particolarità della Svizzera.