Sabato, 22 aprile 2017

SÌ dei Verdi liberali alla strategia energetica 2050 e alla previdenza per la vecchiaia 2020

La strategia energetica è d’importanza fondamentale per l’ambiente e una grande opportunità per l’economia. All’Assemblea dei delegati di Brugg (AG) il sostegno dei Verdi liberali alla strategia energetica 2050 ha riscosso un consenso unanime, la previdenza per la vecchiaia 2020 ha invece suscitato un dibattito acceso e controverso. La maggioranza dei delegati è giunta alla conclusione che i vantaggi della riforma sono prevalenti, anche se sarà necessario adottare ulteriori riforme urgenti. Tutte le altre proposte sono irresponsabili per le giovani e le future generazioni. I Verdi liberali sostengono infine il controprogetto all’iniziativa sulla sicurezza alimentare, che conferma il processo di riforma intrapreso per un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e orientata al mercato.

I delegati dei Verdi liberali hanno detto SÌ alla strategia energetica 2050 all’unanimità. Oltre alla presa di posizione contro la costruzione di nuove centrali nucleari in Svizzera, questo segna un passo importante verso il potenziamento delle energie rinnovabili. Saranno adottate misure per una maggiore efficienza energetica e, grazie alla mozione presentata dal Consigliere nazionale dei Verdi liberali Jürg Grossen, il consumo energetico sarà notevolmente ottimizzato dall’elettricità prodotta dal proprio tetto. “La strategia energetica 2050 prevede l’utilizzo delle energie rinnovabili locali, ciò che consentirà finalmente di ridurre la spesa miliardaria per importare l’energia. Questo a tutela dell’ambiente e nell’ottica di garantire investimenti e innovazioni in Svizzera”, ha concluso il Presidente del partito Martin Bäumle.

SÌ alla previdenza per la vecchiaia 2020
La previdenza per la vecchiaia 2020 è stata discussa in modo acceso e controverso. È parsa innegabile la necessità di una riforma urgente. Elementi indispensabili sono l’abbassamento del tasso di conversione minimo, la flessibilizzazione e l’armonizzazione dell’età pensionabile, nonché la riduzione della deduzione di coordinamento. Soltanto così il sistema pensionistico sarà finanziabile a lungo termine in modo equo. Queste importanti riforme soddisfano le richieste, avanzate da anni dai Verdi liberali. L’aumento a innaffiatoio di 70 franchi di AVS in più per tutti i nuovi pensionati, tuttavia, è un prezzo molto alto da pagare. La maggioranza dei delegati è giunta alla conclusione che i vantaggi della riforma sono preponderanti, perciò i delegati si sono espressi a favore (72 voti favorevoli contro 40 voti contrari, 12 astenuti). Presto tuttavia dovranno seguire ulteriori misure di riforma per il finanziamento a lungo termine della previdenza per la vecchiaia. A tale scopo i Verdi liberali profonderanno grande impegno. Ogni altra proposta è irresponsabile nei confronti delle giovani e delle future generazioni.

Un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e orientata al mercato
Con 88 voti favorevoli contro 18 voti contrari e 27 astenuti i Verdi liberali sostengono infine il controprogetto all’iniziativa sulla sicurezza alimentare. “Anche se il controprogetto non presenta alcun grande valore aggiunto, sostiene tuttavia la politica agricola 2014-2017 e dunque un’agricoltura orientata al mercato. A questo si aggiunge un chiaro impegno a favore delle nostre relazioni commerciali, nonché a favore di una produzione e di una pianificazione territoriale sostenibile”, ha dichiarato il Vicepresidente Jürg Grossen.