Domenica, 25 settembre 2022

Un primo passo verso la stabilizzazione della previdenza vecchiaia. Ora è il turno della riforma della previdenza professionale

I verdi liberali sono soddisfatti del doppio Sì alla riforma dell'AVS e al finanziamento aggiuntivo tramite l’aumento dell'imposta sul valore aggiunto. Per capitalizzare la fiducia espressa dalla popolazione nel sistema dei tre pilastri e nella nostra capacità di riformare il sistema occorre elaborare ora una riforma della previdenza professionale capace di ottenere il sostegno della maggioranza. I verdi liberali sono delusi dalla bocciatura della riforma sull’imposta preventiva. I verdi liberali si rammaricano per il No all'iniziativa sull’allevamento intensivo, ma continueranno a difendere l'agricoltura sostenibile e a proporre soluzioni costruttive in opposizione all’ostruzionismo della lobby agricola.

Dopo 27 anni, la politica è riuscita nuovamente a convincere l'elettorato a sostenere una riforma dell'AVS. Con il doppio Sì di oggi ci siamo finalmente avviati nuovamente su un percorso di riforma. Il finanziamento supplementare proveniente dall'imposta sul valore aggiunto e l'adeguamento dell'età pensionabile attenuano la pressione finanziaria del primo pilastro, mentre la flessibilizzazione dell'età pensionabile adatta il sistema alle nuove realtà sociali. Questa riforma non risolve però i costi cumulati e dovuti al blocco delle riforme della previdenza vecchiaia. In particolare questi costi gravano ancora sul secondo pilastro, sulle donne e sulle generazioni con un basso tasso di natalità. "Ora è necessario dimostrare la capacità di riformare la previdenza professionale con una riforma che sia in grado di ottenere il sostegno della maggioranza e che renda giustizia alle condizioni quadro odierne e ai differenti percorsi professionali", chiede la vicepresidente dei verdi liberali e membro della CSSS-N Melanie Mettler. 
 
 

Un NO di misura per la riforma dell’imposta preventiva 
I verdi liberali sono delusi per il NO alla riforma dell’imposta preventiva. Abbiamo perso un’occasione. “I verdi liberali continueranno a impegnarsi per rafforzare la competitività della piazza elvetica nel settore del mercato dei capitali”, ha affermato Kathrin Bertschy, Consigliera nazionale e membro della CET-N. 
 
 

Deludente NO all’iniziativa sull’allevamento intensivo 
I verdi liberali si rammaricano della chiara bocciatura degli elettori dell'iniziativa sull’allevamento intensivo. Il pvl si batte per un'agricoltura sostenibile con un rispetto esemplare del benessere animale. Purtroppo negli allevamenti animali industriali il benessere animale non viene ancora messo in primo piano, così come si utilizzano troppi antibiotici e si ricorre a enormi importazioni dall’estero di mangime per animali. Inoltre, un eccessivo numero di capi di bestiame porta a un’eccessiva fertilizzazione e ad eccedenze di azoto. La biodiversità e l'ambiente ne risentono. "È urgente rendere la nostra agricoltura più ecologica e raggiungere gli obiettivi di protezione dell’ambiente. I verdi liberali continueranno a impegnarsi per la salvaguardia delle basi naturali della vita”, afferma il presidente dei verdi liberali e membro della CET-N Jürg Grossen.