Domenica, 15 maggio 2022

Un segnale chiaro per una collaborazione con l’Europa

I Verdi liberali si felicitano per la chiara accettazione dell’oggetto concernente il contributo a Frontex. Ciò significa che la Svizzera resterà parte integrante dello spazio Schengen/Dublino. «Adesso il compito sarà trasformare questo risultato in una politica europea costruttiva», ha affermato il presidente del partito Jürg Grossen. Grande soddisfazione anche per il sì all’importante modifica della Legge sui trapianti. Con il cambio di paradigma e l’introduzione del consenso presunto, la legge viene ora incontro alla grande maggioranza della popolazione favorevole alla donazione di organi. Il sì alla Legge su cinema è infine una buona notizia per l’industria cinematografica svizzera.

Con il chiaro sì all'ulteriore sviluppo di Frontex e all'adesione a Schengen, l'elettorato svizzero si è nuovamente espresso a favore di una cooperazione costruttiva con l'Europa. La Svizzera si sta assumendo la sua parte di responsabilità nell’affrontare le sfide della migrazione e della sicurezza in Europa. «Il risultato di questo voto è un chiaro mandato al Consiglio federale che deve ora sbloccare le relazioni tra la Svizzera e l'UE. I paesi europei e l'UE sono i nostri partner più stretti e una relazione stabile capace di svilupparsi è fondamentale per la Svizzera, soprattutto considerando l'attuale situazione di crisi», afferma la presidente del gruppo parlamentare Tiana Moser.


Salvare più vite
I Verdi Liberali si felicitano del cambiamento del sistema di donazione degli organi a una soluzione basata sul consenso presunto. Questa modifica influenzerà positivamente il tasso di donazione, accorcerà i tempi di attesa per un trapianto di organo e di conseguenza salverà delle vite. «L'approvazione della popolazione svizzera alla donazione di organi è un'espressione del suo spirito solidale», ha spiegato il consigliere nazionale e membro della CSSS-N Jörg Mäder.


Condizioni più eque nell’industria cinematografica e televisiva
I verdi liberali si rallegrano dell’approvazione  - seppure di misura - della legge sul cinema. «La nuova legge sul cinema corregge alcuni svantaggi competitivi presenti nell'industria cinematografica e televisiva svizzera», afferma la vicepresidente Melanie Mettler. Gli attori internazionali saranno ora obbligati a investire almeno una parte dei soldi guadagnati dai consumatori svizzeri nella produzione cinematografica svizzera. Il sì alla legge sul cinema creerà condizioni di mercato più eque. Inoltre, la cinematografia svizzera verrà rafforzata e verranno poste le basi per l'accesso al mercato europeo e a programmi come "Creative Europe».