Martedì, 31 marzo 2020

I verdi liberali chiedono criteri chiari per il condono dei prestiti legati all’emergenza Coronavirus

I prestiti straordinari decisi dal Consiglio federale stanno fornendo un importante aiuto alle aziende che soffrono di una mancanza di liquidità. Per le aziende con un grande calo di entrate, il costo del rimborso di questi prestiti sarà però enorme. In particolare, per le PMI non sarà spesso facile poter rimborsare integralmente questi debiti con le future entrate al termine della crisi. Per sostenere gli imprenditori e gli indipendenti in difficoltà, i verdi liberali domandano a Berna che vengano stabiliti dei criteri chiari in base ai quali sarà possibile richiedere un condono parziale o totale dei prestiti. Occorre un metodo di valutazione per filtrare il condono dei prestiti. Un tale approccio permetterebbe di avere maggiore chiarezza già in questo periodo di crisi. Esso permetterà anche una seria valutazione dei singoli casi al termine della crisi in modo da impedire falsi incentivi e la sovvenzione di aziende non sostenibili economicamente.

Il rapido avviamento dei prestiti garantiti dalle autorità federali è molto importante per prevenire la mancanza di liquidità. Questo è però solo il primo passo. Per le aziende che hanno subito ingenti perdite di entrate o hanno perso l’intero fatturato a causa del divieto di fatto sul lavoro e sulle attività, è necessario definire rapidamente le condizioni di base per un successivo condono parziale o totale dei debiti che le aziende hanno contratto ora.

Non si tratta di un’assicurazione statale per tutti, ma di una misura volta ad aiutare ulteriormente le aziende colpite (inclusi i lavoratori indipendenti e le piccole e medie aziende) in modo che non si debbano confrontare con montagne di debiti non fiscalmente deducibili. Altrimenti saremo confrontati con un’ondata massiccia e ritardata di fallimenti in maniera diametralmente opposta all’obiettivo attuale.

I falsi incentivi  e gli utilizzi impropri necessitano di chiari meccanismi di prevenzione per poter essere evitati laddove possibile. Questo significa che:
 

  • Le aziende che riusciranno ad adattarsi in maniera innovativa dovranno essere meglio posizionate di altre aziende dello stesso settore che non avranno saputo rinnovarsi
  • Il condono dei prestiti dovrebbero escluso nei casi in cui servirà al pagamento di dividendi e salari inappropriati
  • Non devono essere finanziate aziende che già prima dell’emergenza Coronavirus erano sull’orlo del fallimento
  • Devono essere presi in considerazione i contributi di sostegno da parte dei comuni, cantoni e di altre organizzazioni


Al fine di trovare soluzioni eque per tutti occorrerà valutare caso per caso di chi farà richiesta per un condono del prestito.

Le società devono però poter ricevere già ora una comunicazione sulle regole di base per potersi adattare. In caso contrario c’è il rischio che l’aiuto alla liquidità garantito dalle autorità federali venga utilizzato dalle società con condizioni che sono ora poco chiare o insufficienti per assicurarne la sopravvivenza economica. La riduzione del debito dovrà essere quindi collegata ad obiettivi chiari e misurabili (come ad es. evitare pagamenti di dividendi o salari eccessivi negli anni successivi, etc.). Questo sistema permettererebbe di aiutare le aziende a non essere travolte da montagne di debiti al termine di questa crisi senza precedenti.