Sabato, 11 novembre 2023

I Verdi liberali sostengono con convinzione la riforma della previdenza vecchiaia

"Le elezioni federali sono state caratterizzate da alti e bassi. Ora vogliamo affrontare con coraggio le sfide del futuro e tornare al Consiglio degli Stati il 19 novembre con Tiana Moser e riconquistare molti seggi nel 2027”, ha sottolineato il presidente del partito Jürg Grossen ai delegati verdi liberali riuniti a Thun. I delegati si sono espressi chiaramente a favore della convincente riforma della previdenza professionale LPP. Hanno invece bocciato l’iniziativa per una 13esima mensilità AVS e l’iniziativa sulle pensioni.

"Ci siamo impegnati a fondo affinché il sistema dei tre pilastri venga riformato, che rimanga efficiente nel tempo e diventi più equo anche per le prossime generazioni. Dopo due decenni di ritardi e blocchi delle riforme del secondo pilastro, è estremamente importante che questa riforma abbia successo. La riforma è stata influenzata in maniera significativa dai verdi liberali ed è un compromesso convincente che tiene conto delle preoccupazioni sia della destra che della sinistra", sottolinea Melanie Mettler, vicepresidente e membro della CSSS. I vantaggi della riforma sono molteplici e sostenibili. La riduzione del tasso di conversione migliora la giustizia intergenerazionale. I lavoratori a tempo parziale e le persone con redditi bassi, in particolare le donne, saranno meglio assicurati. Le generazioni di transizione, che hanno finanziato per anni il costoso blocco delle riforme, riceveranno misure di compensazione specifiche. Di conseguenza, i delegati hanno chiaramente sostenuto questa riforma estremamente importante (142 voti favorevoli, 4 voti contrari, 2 astensioni). 
 

No all'inefficiente iniziativa per la 13ª mensilità AVS 

L'iniziativa propone un classico approccio di redistribuzione a innaffiatoio tipico della sinistra contrario alla convinzione dei Verdi Liberali secondo cui le prestazioni pubbliche dovrebbero essere basate sulle necessità. Infatti, con la prevista erogazione di una 13ª mensilità AVS a tutti, anche alle famiglie più ricche, la maggior parte dei costi aggiuntivi verrebbe distribuita a coloro che non ne hanno affatto bisogno. L’accettazione dell’iniziativa a innaffiatoio comporterebbe spese aggiuntive per 5 miliardi di franchi e dovrebbero essere finanziate con contributi salariali, gravando maggiormente sui lavoratori. Tuttavia, i Verdi Liberali riconoscono che esiste una necessità di agire. Con una mozione depositata da Melanie Mettler e che ha ricevuto ampio sostegno, i Verdi Liberali vogliono una 13ª mensilità AVS mirata per le famiglie più in difficoltà. I delegati hanno deciso di respingere l'iniziativa con 0 voti favorevoli, 142 voti contrari e 6 astensioni. 

 

No a un’iniziativa sulle pensioni inefficace  
L'iniziativa sulle pensioni affronta sì il problema reale dell’evoluzione demografica, ma è troppo unilaterale. L'aumento dell'età pensionabile di riferimento per tutti, senza misure di accompagnamento, è poco efficace nella soluzione del problema e rappresenta una sorta di 'taglio orizzontale' in politica sociale. Già oggi, molti lavoratori vanno in pensione anticipata, soprattutto nelle industrie ad alto reddito. Di conseguenza, un aumento dell'età pensionabile di riferimento sarebbe principalmente a scapito di coloro che non possono permettersi di andare in pensione anticipatamente. Ciò non è né efficiente né giusto e grava soprattutto sul ceto medio. Di conseguenza, i delegati hanno respinto l'iniziativa sulle pensioni con 27 voti favorevoli, 104 voti contrari e 18 astensioni. Una controproposta mirata con un freno al debito per l'AVS, per cui i Verdi liberali si erano fortemente battuti, è stata purtroppo respinta dalla maggioranza del parlamento. La proposta potrebbe essere comunque reintrodotta nella riforma dell'AVS ancora da discutere durante questa legislatura."