Martedì, 12 gennaio 2021

Un referendum nella direzione sbagliata: i verdi liberali sostengono la nuova legge sul CO2

La Svizzera deve avere un ruolo di primo piano nella protezione del clima. La nuova legge sul CO2 è un importante passo in questa direzione. Il referendum consegnato oggi a Berna è un passo indietro che va nella direzione sbagliata. Le lobby delle energie fossili si sono fermate tecnologicamente e politicamente al secolo scorso. La svolta ecologica è infatti possibile grazie alle tecnologie e alla conoscenza di cui disponiamo. Se implementata correttamente, la transizione ecologica rappresenta inoltre un’enorme opportunità per la nostra economia e l’ambiente.

Con la nuova legge sul CO2 le emissioni di gas a effetto serra dovranno essere dimezzate entro il 2030 (rispetto al livello del 1990). Per raggiungere questo obiettivo almeno il 75% delle misure dovrà essere realizzato in Svizzera. Per raggiungere questi importanti obiettivi sono state ancorate nella legge importanti misure riguardanti la mobilità e il settore edilizio. Per citarne alcune, sono stati introdotti dei limiti di emissioni di CO2 più severi per il settore edilizio, maggiori tasse per il clima sui combustibili fossili e la tassa sui biglietti d’aereo. Con il fondo per il clima verranno finanziati le ristrutturazioni di edifici esistenti, la costruzione di nuove stazioni di ricarica per veicoli elettrici e sarà facilitata la ricerca e la produzione di carburanti sintetici, come ad esempio il cherosene neutrale per il clima adatto ai trasporti aerei.

Un importante passo in avanti
Con la nuova legge sul CO2 la Svizzera contribuisce attivamente all’obiettivo di mantenere l’aumento di temperatura globale al di sotto di 1.5°. Questo è un passo intermedio fondamentale per una Svizzera neutrale sul clima, dopo il quale dovranno seguirne altri. I verdi liberali hanno a questo proposito elaborato una strategia climatica completa: la strategia Cool Down 2040.

Cool Down 2040
La strategia «Cool down 2040» dei Verdi Liberali traccia la strada verso una Svizzera rinnovabile: la tassa sul clima crea gli incentivi giusti, i rimborsi derivanti dalla redistribuzione premiano invece le condotte virtuose. Quartieri e edifici si trasformeranno in centrali elettriche intelligenti. Per il 2040 sulla rete stradale circoleranno solo veicoli ad energia rinnovabile. E con investimenti mirati nei centri di ricerca della Svizzera e l’accesso completo al mercato europeo, la Svizzera diventerà il paese numero uno per le tecnologie pulite.