Proteggiamo le basi della vita: diventiamo pionieri nella protezione del clima e della biodiversità

La Svizzera ha il potenziale per assumersi un ruolo d’avanguardia nella protezione del clima e della biodiversità. L’epoca d’oro delle energie fossili appartiene ormai al passato. Per questo ci occorre un ambizioso obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 nel nostro Paese e una garanzia di qualità per la compensazione delle emissioni all’estero. Inoltre, sono da introdurre misure efficaci e liberali negli ambiti in cui la Svizzera ha margine di manovra. Ciò vale oltre che per il settore delle costruzioni, anche per il traffico ferroviario, il traffico aereo, il settore agricolo e quello dell’alimentazione. L’attuale legge sul CO2 è un primo passo nella giusta direzione, ma ancora non sufficiente. La transizione ecologica è possibile e le tecnologie per una Svizzera ecologica e neutrale per il clima sono già a nostra disposizione. Una transizione energetica realizzata correttamente, rappresenta un’enorme opportunità economica e sociale.

Progetto di successo 9: Energie rinnovabili ed efficienza energetica

Nel confronto europeo, la Svizzera resta ancora agli ultimi posti riguardo allo sviluppo di energia solare ed eolica, nonostante queste tecnologie siano redditizie già da tempo. Anche lo spreco di energia resta elevato, seppure il chilowattora più ecologico è quello mai utilizzato in prima battuta. Come Paese che investe nella ricerca di tecnologie Cleantech, ci troviamo in una situazione ideale per la transizione del nostro sistema energetico dalle energie fossili alle energie rinnovabili assumendo così un ruolo pionieristico a livello internazionale. Inoltre appare sempre più chiaro che il principale vettore energetico del futuro sarà l’energia elettrica.

 

  • I verdi liberali domandano una rapida soppressione di tutti gli ostacoli che limitano la produzione di energia domestica. È urgente introdurre delle tasse di utilizzo basate sul principio “chi inquina paga” così ridurre inutili procedure burocratiche per chi installa un impianto solare, eolico o idroelettrico. Le aziende svizzere nel settore dell’energia investono da anni all’estero. La sicurezza degli investimenti è quindi da migliorare per tutte gli impianti di produzione d’energia rinnovabile in Svizzera.

 

  • La Svizzera come centrale energetica d’Europa può assumere un ruolo chiave per accelerare la transizione energetica di tutto il continente. Un elemento chiave è la conclusione in tempi utili di un accordo sull’elettricità con l’UE che potrebbe sbloccare importanti investimenti per gli impianti ad accumulazione. Altresì importante è l’elaborazione di una strategia nazionale per facilitare la creazione di centrali di stoccaggio di energia per il breve e il lungo termine. Le batterie, l’idrogeno, il gas e carburanti sintetici si completano bene a vicenda in termini di capacità di stoccaggio e di trasporto.

 

  • Occorre armonizzare la legislazione per la promozione di reti di distribuzione intelligenti (smart grids). In questa maniera la rete elettrica potrà essere utilizzata con efficacia e la produzione e il consumo verranno armonizzati meglio. Il surplus di energia potrà essere usato in maniera più efficace o stoccato per bisogni futuri.

 

  • Grazie a misure di risparmio energetico il consumo pro capite è diminuito dal 2010 di circa il 12.6%. Tecnologie innovative facilmente applicabili hanno aumentato l’efficienza energetica. Gli incentivi per migliorare l’efficienza energetica devono essere migliorati, in particolare per i periodi in cui il prezzo dell’energia è basso.

Progetto di successo 10: Ogni edificio diventa una centrale energetica

L’attuale parco immobiliare svizzero ha ancora un grande potenziale energetico poco sfruttato: grazie a risanamenti energetici, l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti e l’utilizzo di auto elettriche, per molti edifici sarebbe possibile raggiungere l’autonomia energetica.

 

  • Per accelerare il processo di risanamento è necessaria l’introduzione nella legge di valori massimi per le emissioni di CO2. Così sarà possibile migliorare gli standard energetici e rafforzare la produzione locale di energia. I programmi di costruzione dovrebbero essere semplificati affinché l’isolamento degli edifici possa essere rinnovato rapidamente così come la sostituzione di impianti di riscaldamento che utilizzano energie fossili.

 

  • Nel settore della costruzione lo Stato deve avere un ruolo esemplare. Gli edifici pubblici devono diventare neutrali per il clima entro il 2040. I necessari investimenti devono venir messi a disposizione. Questo si applica in particolare alla fornitura di calore rinnovabile.

Progetto di successo 11: Sfruttiamo il potenziale di una dieta di origine vegetale

L’alimentazione è responsabile del 20-30 % delle emissioni globali di gas a effetto serra. Senza un contributo in questo settore non sarà possibile raggiungere gli obiettivi climatici. Ciò che mangiamo e il modo in cui gli alimenti vengono prodotti hanno un ruolo decisivo per la salute umana e la preservazione del nostro ambiente. La produzione e il consumo di carne necessitano di grandi quantità di risorse (suolo, energia, acqua) e danneggiano l’ambiente molto più di una dieta di origine vegetale. Tuttavia la politica climatica trascura l’impatto dell’alimentazione a differenza di quanto avviene per gli edifici e la mobilità. Anche da un punto di vista della salute, il consumo di carne nella nostra dieta è molto elevato. Il consumo eccessivo di carne genera ulteriori problemi di salute pubblica come la resistenza agli antibiotici causata dall’allevamento di bestiame.

 

  • Con dei contributi miliardari all’agricoltura, lo Stato ha un’influenza diretta sulla produzione alimentare. Il sistema di pagamenti diretti dovrebbe essere rimodellato per dare maggiore peso alla produzione vegetale e sfruttare il potenziale a favore dell’ambiente, del clima e della salute.

 

  • La richiesta di un minimo di capi di bestiame come requisito per ottenere pagamenti diretti, così come le sovvenzioni pubbliche al mercato della carne, le misure per il riciclaggio delle uova svizzere e i contributi alle infrastrutture per l’allevamento di bestiame sono progressivamente da diminuire fino alla loro completa soppressione.

Progetto di successo 12: Green Bonds per investimenti a favore del clima

Per raggiungere gli obiettivi degli Accordi di Parigi, grandi progetti di transizione energetica devono essere completati con successo. Nelle tecnologie con un alto rischio di investimento e che necessitano di un impegno pluriennale, viene investito ancora troppo poco.

  • Un “fondo svizzero per lo sviluppo sostenibile” potrebbe co-finanziare gli investimenti necessari nel settore dell’ambiente mobilitando le risorse finanziarie private. L’obiettivo principale del fondo sarebbe quello di rendere più attrattivo l’investimento per finanziatori privati. Per esempio, le nuove tecnologie di stoccaggio energetico, lo sviluppo di carburanti sintetici o progetti volti a proteggere la biodiversità potrebbero essere finanziati da questo fondo.

 

  • Il “fondo svizzero per lo sviluppo sostenibile” dovrebbe essere detenuto dalla Confederazione e finanziato principalmente tramite l’emissione di obbligazioni verdi (“Green Bonds”). Si tratterebbe di obbligazioni federali il cui prodotto è correlato al fondo. Questa soluzione aprirebbe nuove possibilità di investimento sostenibile per gli investitori istituzionali e privati.

Progetto di successo 13: Rafforzare la protezione della biodiversità

La Svizzera non è ancora un modello per la protezione della biodiversità. Al contrario siamo fanalini di coda per quanto riguarda la proporzione di territorio protetto e abbiamo una delle liste rosse di specie minacciate di estinzione tra le più lunghe. Lo sfruttamento eccessivo del suolo crea pericoli naturali e di salute pubblica, come nel caso delle pandemie, che sono una conseguenza del nostro impatto sull’ambiente.

 

  • Il risanamento di biotopi d’importanza nazionale, come ad esempio le paludi e le zone umide, è da intraprendere velocemente per garantire l’applicazione effettiva della legislazione. Un recupero di queste zone creerebbe impieghi e valore aggiunto, in particolare nelle zone rurali.

 

  • I numerosi progetti di rivalorizzazione naturale di zone umide e fiumi devono essere finanziati rapidamente senza lungaggini burocratiche.

 

  • L’agricoltura dovrebbe essere incentivata più efficacemente grazie a riforme ecologiche del sistema di pagamenti diretti. L’utilizzo eccessivo di nutrimenti nell’agricoltura, causato da circa 1.5 milioni di tonnellate all’anno di alimenti per animali deve diminuire. I macchinari per la lavorazione della terra dovranno essere maggiormente compatibili con la vita degli insetti.

 

  • Abbiamo un bisogno urgente di preservare la biodiversità anche nelle zone più popolate. Le misure possibili includono per esempio lo sviluppo di parchi urbani, lo smantellamento di ampie superfici di cemento, la piantumazione di tetti e pareti e l’utilizzo di involucri edilizi più rispettosi per la fauna selvatica che facilitano la nidificazione di uccelli e pipistrelli.

 

  • La sostituzione delle infrastrutture pericolose per gli uccelli deve avvenire rapidamente in cooperazione con gli operatori di rete e le compagnie ferroviarie.

 

  • La lotta alle specie vegetali e animali invasive richiede ulteriori misure. Nel commercio dovrebbe essere obbligatorio etichettare chiaramente le piante neofite (fintanto che l’importazione è autorizzata). Piante invasive che si trovano su terreni di proprietà dello Stato dovrebbero essere rimpiazzate da specie indigene.

Progetto di successo 14: Meno rifiuti e più economia circolare

In Svizzera vengono prodotte annualmente da 80 a 90 milioni di tonnellate di rifiuti. Il settore delle costruzioni è il più importante in termini di volumi. Al secondo posto si trova la produzione di rifiuti domestici, sempre in aumento. Vogliamo fissare delle condizioni quadro affinché la nostra economia sia incentivata a ridurre i rifiuti e introdurre modelli di economia circolare.

 

  • Il sistema dei mercati pubblici dovrà dare l’esempio. Le considerazioni di sostenibilità e del ciclo di vita devono diventare criteri centrali per tutte le commesse pubbliche.

 

  • Chiediamo che vengano incentivati dal Fondo nazionale per la ricerca i progetti pionieri nel campo dei sostituti biologici del cemento e dei prodotti petrochimici.

 

  • Rendiamo la Svizzera il primo Paese al mondo per riciclaggio dei rifiuti. I verdi liberali chiedono la soppressione degli ostacoli legali alla creazione di condizioni quadro chiare per aumentare il riciclaggio e la valorizzazione dei rifiuti (plastica, materiali di costruzione, ecc.).

 

  • Tutte le installazioni di termovalorizzazione devono dotarsi delle nuove tecnologie per la cattura del CO2