Iniziative dal settore della ricerca e dall’economia
Nel loro documento strategico sull’approvvigionamento energetico, i verdi liberali hanno presentato lo stoccaggio di energia come uno dei quattro pilastri della strategia delle 4 E (Energia rinnovabile, stoccaggio di energia, efficienza energetica, collaborazione con l’Europa). La tecnologia P2X è considerata una tecnologia chiave per lo stoccaggio stagionale. I verdi liberali accolgono con favore e sostengono le iniziative che promuovono le tecnologie P2X. Di queste fa parte anche l’iniziativa Swiss Power-to-X Collaborative Innovation Network (SPIN), co-fondata da Martin Bäumle, che in collaborazione con Swissmem, promuove il tema tra ricerca, economia e politica. Un'altra iniziativa dei due politecnici federali ha permesso di creare, assieme a partner dell’industria, una piattaforma di ricerca su questo tema.
La ricerca permette di ottenere progressi nell'efficienza della conversione mentre i partner industriali migliorano la redditività - sia nello sviluppo e produzione di dispositivi, sia come consumatori di energia.
Incentivi attraverso un quadro normativo equo
A livello politico, devono essere stabiliti i giusti requisiti per l'utilizzo delle tecnologie P2X per l’accumulo di energiaelettrica. Le tariffe per l'utilizzo della rete devono essere tecnologicamente neutrali. Fintanto che le centrali ad accumulazione con impianto di pompaggio sono esenti dalle tariffe di utilizzo della rete, lo stesso deve valere anche per tutti gli altri impianti di stoccaggio. Per la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico (miglioramento della resilienza) è essenziale che, con un uso crescente di synfuels nell'approvvigionamento elettrico, vengano create adeguate capacità di stoccaggio e depositi obbligatori in Svizzera.
Come nel caso della reimmissione di energia elettrica in rete, le tariffe per l’utilizzo della rete hanno un ruolo decisivo per la resa economica. Da un punto di vista fisico ed economico ha senso che gli impianti P2X vengano costruiti il più vicino possibile all’infrastruttura esistente (rete e trasformatori) o direttamente presso i grandi impianti di produzione elettrica. Così si ottimizza il carico sulla rete e si può utilizzare, laddove possibile, il calore.
I verdi liberali chiedono una tutela dei siti idonei nella pianificazione del territorio, dove le diverse reti energetiche convergono e idealmente dove esiste un collegamento con gli assi principali della mobilità (si veda il Postulato Schaffner). Un altro ostacolo alla produzione e all'impiego dei vari synfuels è che le normative esistenti si basano sulle ben note fonti energetiche fossili come benzina, diesel, olio da riscaldamento e cherosene. Questo può frenare lo sviluppo dei synfuels prodotti in maniera neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO2. Per il metanolo, ad esempio, questi ostacoli comportano un aumento delle norme di sicurezza e la riduzione delle dimensioni dei serbatoi rispetto alla benzina, sebbene il metanolo non sia più pericoloso della benzina.
Un altro svantaggio è di natura fiscale, poiché le tasse vengono applicate in base al volume e il metanolo ha una densità energetica pari alla metà di quella della benzina o dell'olio da riscaldamento. I verdi liberali chiedono quindi di adattare le leggi e i regolamenti affinché i synfuels non siano svantaggiati rispetto alle alternative fossili. Dovrebbero inoltre essere esentati dalle tasse d’incentivazione sui combustibili fossili, che sono necessarie e sensate (tassa sul CO2, in futuro idealmente anche sui combustibili fossili, ecc.).